Nel mercato libero il prezzo è sicuramente una variabile importante, ma non è l’unico aspetto da considerare. Il problema principale del mercato libero è la trasparenza delle offerte proposte dai fornitori di energia elettrica e gas che non sempre sono di facile e immediata comprensione.
Infatti, le offerte sono composte, oltre che dalle condizioni tecnico-economiche, da una serie di voci e servizi accessori che possono avere un impatto rilevante sul prezzo finale, per questo è importante essere correttamente informati e consapevoli prima di concludere un contratto luce e/o gas.
Vediamo com’è composta la bolletta luce/gas
La bolletta della luce e/o del gas è formata da:
- spesa per la materia energia (energia elettrica/gas naturale);
- spesa per il trasporto e la gestione del contatore;
- spesa per oneri di sistema;
- altre partite;
- imposte.
Le voci “spesa per il trasporto e la gestione del contatore” e “gli oneri di sistema” sono uguali per tutti i fornitori e sono definiti annualmente e trimestralmente dall’Autorità dell’Energia (ARERA) mentre le “imposte” sono Statali, pertanto eventuali costi accessori saranno inseriti nella “spesa per la materia prima” o nelle “altre partite”.
La “spesa per la materia prima” è costituita solitamente dalla somma delle seguenti voci, il prezzo energia (PE fisso o variabile è definito da ciascun venditore ), il corrispettivo di dispacciamento (PD è pari a circa 0,012 €/kWh ed definito trimestralmente da Terna), il corrispettivo PCV (costo annuale fisso deciso dall’Autorità) e i famosi costi accessori.
Elenchiamo alcuni costi accessori che si posso trovare nelle più comuni offerte presenti sul mercato libero: commissioni su determinate tipologie di pagamento (es. bonifico bancario anche se l’Autorità ha vietato l’inserimento), costi legati alle bollette cartacee, oneri di sbilanciamento, corrispettivo PCV maggiorato (Prezzo di Commercializzazione e Vendita anno 2020 = 65,1239 €/anno), onere PPE (Prezzo Perequazione Energia valore che può essere negativo o positivo ma è destinato solamente al mercato di tutela), corrispettivo conguaglio compensativo ecc.
All’opposto è positivo se il fornitore vi restituisce la componente di dispacciamento (DISPbt). Questa componente ha un valore negativo, quindi riduce il costo della bolletta. Oggi vale -13,983 €/anno.
Stessa cosa è per il gas, esistono gli oneri di gradualità che da parecchi anni sono posti a 0 € e il corrispettivo QVD maggiorato, equivalente alla PCV per la luce (Quota Vendita al Dettaglio anno 2020 = 63,61 €/anno).
Passando ad analizzare la variabile prezzo (PE), che incide circa il 30 % sul totale della bolletta, è fondamentale capire la composizione dell’offerta, in particolare verificando se la tariffa proposta è a prezzo bloccato o variabile. La tariffa fissa permette al consumatore di avere una spesa certa e una protezione dal rischio di incremento invece quella variabile è meno controllabile (composizione e indicizzazione del prezzo) quindi più rischiosa ed è soggetta a possibili aumenti causati dall’andamento del prezzo delle materie prime, dai conflitti geopolitici, da pandemie ecc.
Blocca sempre il prezzo! Soprattutto in questo periodo…
Inoltre è bene sapere che il mercato libero, a differenza del mercato di tutela, permette all’utente di bloccare il prezzo dell’energia per un determinato periodo che può variare dai 12 ai 24 mesi.
Infine, al fine di evitare brutte sorprese, occorre chiarire se il prezzo comunicato è “finito” o presenta ulteriori voci che determinano il prezzo finale. Invece per il prezzo variabile è fondamentale capire lo spread fisso applicato e sommato al costo dell’energia all’ingrosso (PUN – prezzo unico nazionale).
In conclusione alcuni fornitori parlano principalmente di prezzo dell’energia/gas e di spread, lo scrivono in grande, lo scontano e ti spiegano come confrontarlo con quello dei concorrenti, tendendo a non parlare, invece, di tutte le altre componenti inserite nel contratto (condizioni particolati di fornitura).
GrupAcq.Energy vuole contribuire all’innalzamento del livello di trasparenza e di corretta informazione, divulgando articoli specifici sulla materia, garantendo condizioni economiche trasparenti e contenuti contrattuali privi di sorprese.