In Europa ogni anno quasi il 50% della domanda di energia è dovuto per il riscaldamento o raffrescamento degli edifici. Tra i più grandi consumatori di energia termica vi sono Germania, Francia, Italia e Regno Unito.

Ad oggi la maggior parte di tutta questa energia arriva da fonti non rinnovabili o fossili ed è ovvio quindi che decarbonizzare il settore riscaldamento sarà la sfida degli anni a venire per contenere i cambiamenti climatici.

Come funzionano le pompe di calore

La pompa di calore è una macchina ad altissimo rendimento che riesce a trasferire l’energia termica da una sorgente a temperatura più bassa ad una sorgente a temperatura più alta.

La pompa di calore inverte la direzione naturale di un flusso di calore utilizzando energia elettrica (più comunemente) e realizzando un ciclo termodinamico inverso.

Il calore può essere prelevato da una risorsa tra aria, acqua e sottosuolo e può essere ceduto ad aria o acqua.

Il rendimento di una pompa di calore viene chiamato COP (Coefficient Of Performance) ed è il rapporto tra energia termica prodotta ed energia elettrica assorbita. Con le macchine attuali il COP varia tra tre e cinque.

Maggiore sarà l’efficienza del sistema e minori saranno i consumi dell’energia elettrica.

Le pompe di calore possono essere utilizzate per raffreddare o per riscaldare invertendo semplicemente il verso di circolazione del calore all’interno dell’impianto. Il clima mite dell’Italia ne favorisce il funzionamento e l’installazione, ma è opportuno abbinare le pompe di calore a terminali a bassa-media temperatura come pannelli radianti a pavimento (comunemente detto riscaldamento a pavimento) o ventilconvettori.

Purtroppo, l’installazione di questo sistema di gestione della temperatura è parecchio invasiva, il motivo per cui ci si aspetta una diffusione nei prossimi anni su edifici nuovi o da ristrutturare.

Aumentare l’efficienza delle pompe di calore

Per rendere ancora più efficienti le pompe di calore è possibile abbinare un sistema di Smart Heating che costantemente regola la temperatura nelle diverse stanze dell’abitazione (termoregolazione dinamica).

È possibile inoltre installare serbatoi per l’accumulo d’acqua isolati termicamente così da immagazzinare calore nel momento in cui l’energia elettrica costa meno (per es. di giorno se si ha un impianto fotovoltaico) ed utilizzarla nei momenti che richiedono un costo maggiore.

Contatore per pompa di calore

Arera per incentivare l’installazione delle pompe di calore dal 2014 ha inserito tra le opzioni tariffarie la “D1 pompe di calore”, si tratta di una tariffa speciale per l’energia elettrica dedicata ai clienti privati che utilizzano queste macchine come unica fonte di riscaldamento per la propria abitazione.

L’attivazione del secondo contatore per una pompa di calore è conveniente nella maggior parte delle applicazioni quando la si usa anche per la climatizzazione invernale; l’utilizzo per il condizionamento estivo e/o per la produzione dell’acqua calda sanitaria aumenta ulteriormente il vantaggio economico.