Per completezza di informazione, finisco la trilogia con il Bonus Acqua anche se questo blog parla prevalentemente del mondo della Luce e del GAS.

Come per i precedenti Bonus, le informazioni descritte in questo articolo sono da considerarsi per il 2018, consultate un CAF o il vostro commercialista di fiducia per avere informazioni più complete.

Il Bonus Acqua è entrato in vigore il 1° luglio 2018 e sulla stessa falsariga dei Bonus Elettrico e Bonus GAS comporta uno sconto in bolletta in funzione dell’ISEE.

Il Bonus Acqua consente di non pagare 50 litri al giorno per persona, 18,25 mc di acqua all’anno, calcolati in base al soddisfacimento dei bisogni essenziali.

Possono richiedere il Bonus Acqua per Disagio Economico tutti i clienti domestici diretti e indiretti aventi un nucleo famigliare con indicatore ISEE non superiore a 8.107,50 € ed un nucleo famigliare con più di 3 figli a carico e indicatore ISEE non superiore a 20.000€.

La differenza tra cliente diretto e indiretto è data dal tipo di allaccio (diretto, come dice la parola, direttamente all’acquedotto, indiretto se allacciato al condominio).

Per presentare la domanda, bisogna recarsi presso il proprio Comune di residenza oppure tramite un CAF e compilare gli appositi moduli.

Essendo il Bonus Acqua cumulabile con gli altri Bonus, è possibile richiedere di allineare la scadenza del Bonus con uno degli altri due (in caso avessero date di scadenza diverse).

A questo link sul sito dell’ARERA potete trovare le FAQ, la modulistica, ecc.

Il legislatore ha inoltre acconsentito ad un Bonus Integrativo Locale, un’agevolazione che viene stabilita a livello locale ad integrazione del Bonus Acqua. In alcuni Comuni in passato erano già erogati dei Bonus, in tal caso bisogna verificare la possibilità di accumularlo.

Come ultimo consiglio, vi direi di informarvi su questa tipologia di Bonus presso il vostro Comune di Residenza e presso il Gestore del vostro Comune.