Dopo oltre 15 anni dalla liberalizzazione del mercato elettrico, il cambio del fornitore è totalmente sicuro, occorre però sottolineare che bisogna essere preparati per selezionare l’offerta più vicina ai propri consumi ed alle proprie esigenze.

Il problema principale del cambio fornitore accedendo al mercato libero, è la trasparenza delle offerte proposte dai fornitori di energia elettrica e gas che non sempre sono di facile ed immediata comprensione.

Infatti, le offerte sono composte, oltre che dalle condizioni tecnico-economiche, da una serie di voci e servizi accessori che possono avere un impatto rilevante sul prezzo finale, per questo è importante essere correttamente informati e consapevoli prima di concludere un contratto luce e/o gas.

Posso rimanere senza luce o gas?

Ritornando al rischio di rimanere senza luce, questo problema è assolutamente superato perché nell’ipotesi in cui il passaggio non andasse a buon fine, il cliente rimarrebbe con il vecchio venditore. Alla peggio verrebbe traslato sul mercato di maggior tutela (utenze residenziali) o di salvaguardia (utenze p.iva/pmi) e comunque con la possibilità dal mese successivo di poter richiedere nuovamente il cambio.

Nella peggiore delle ipotesi, laddove la compagnia di vendita fosse sottoposta ad una procedura fallimentare o liquidatoria, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) interviene con un meccanismo di protezione evitando che il cliente rimanga, nemmeno temporaneamente, senza energia elettrica e/o gas accedendo gratuitamente al mercato di maggior tutela o di salvaguardia e di ultima istanza per il gas.

Devo cambiare contatore?

Precisiamo inoltre che con il cambio del fornitore, il contatore non viene sostituito ma rimane quello inizialmente installato dal distributore locale (es. e-distribuzione). Proprio per questo, quando si cambia venditore, il distributore registra la lettura finale sul contatore prima del cambio, che serve al vecchio venditore per emettere l’ultima bolletta e al nuovo come punto di partenza per conteggiare i consumi  (solitamente il cambio avviene a fine/inizio mese).

Il passaggio al nuovo fornitore, nel rispetto del termine di preavviso stabilito da Arera, non comporta nessun costo aggiuntivo per il cliente, a prescindere dall’offerta o dalla promozione del fornitore.

Essendo una pratica prettamente commerciale e non tecnica, nessuna modifica verrà apportata sull’impianto elettrico esistente, quindi il cliente al fine di cambiare fornitore per energia elettrica e gas, dovrà contattare e sottoscrivere una nuova offerta con il nuovo gestore entro e non oltre il giorno 10 del mese precedente alla data di cambio e la nuova società di vendita dovrà inviare la richiesta di recesso entro il giorno 10 del mese precedente alla data di cambio fornitore, tramite posta elettronica certificata, indicando i dati anagrafici del cliente e i dati relativi alla fornitura.

Fate Attenzione!

Ultima raccomandazione: occorre far attenzione alle centinaia di telefonate di operatori telefonici che con modalità non così chiare traggono il cliente in inganno e con pochi dati della fattura (es. dati intestatario, numero POD per la luce e il PDR per il gas) azionano, a vostra insaputa, tutte le pratiche necessarie al cambio fornitore.

In questo caso, se avete concluso un contratto di servizi (luce, gas, ecc.) a distanza o fuori dai locali commerciali del fornitore, avete diritto al ripensamento e, senza spese entro 14 giorni, potrete inviare una comunicazione di recesso.

Speriamo di aver chiarito l’argomento e vi diamo appuntamento al prossimo articolo per affrontare con sicurezza il libero mercato dell’energia!